La costa jonica lucana,lunga 35 km ca. si estende da Metaponto a Nova Siri , offre vasti arenili di sabbia finissima giallo dorata e ampie spiagge di sabbia e ciottoli nel tratto di costa più a sud che guarda verso il Parco Nazionale del Pollino.
In questa zone nelI'VIII sec. a.C. nacquero le città della Megale Hellas (Magna Grecia): Metaponto, Heraclea (oggi Policoro), Siris e Pandosia che ospitarono personaggi come Pitagora che furono teatro di terribili battaglie, come quella combattuta da Pirro contro i Romani.
I segni di questa importante fase storica sono visibili negli scavi archeologici di Metaponto e Policoro e nei loro importanti musei, talmente ricchi di reperti che, nonostante spazi espositivi vasti, non riescono a trovare una collocazione per tutti.
Sulla costa jonica si giunge in auto, attraverso le strade di fondovalle del Basento (SS 407), dell'Agri (SS 598), del Sinni (SS 653) che a nord della regione si collegano all'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.
Tutta la costa è servita dalle Ferrovie dello Stato.
La Pianura Metapontina, Denominata “California del Sud” per la fiorente agricoltura, è elemento fondamentale dell'economia lucana.
Da qui partono per tutta l’Italia e per l'Europa e grandi quantità di frutta e ortaggi che maturano con circa uno o due mesi di anticipo rispetto alle coltivazioni di pianure più a nord grazie al clima costantemente mite.
Metaponto, dal greco μετα (τον) ποντον (meta (ton) ponton) che significa "al di là del mare", fino al 1930 apparteneva al territorio comunale di Pisticci; da allora fu acquisita da Bernalda nel comune di Bernalda.
Dal 1060 Metaponto è stata concepita proprio per le vacanze.
Metaponto fu fondata da coloni greci dell'Acaia nella seconda metà del VII secolo a.C. per proteggersi dall'espansione di Taranto e diventò molto presto una delle città più importanti della Magna Grecia.
Fonti antiche sostengono che Metaponto sarebbe stata fondata dall'eroe greco Nestore di ritorno dalla guerra di Troia e che vi fossero due Metaponto, una risalente a quel tempo ed un'altra di età storica.
La ricchezza economica della città proveniva principalmente dalla fertilità del suo territorio, testimoniata dalla spiga d'oro che raffigurata sulle monete di Metaponto che divenne il simbolo della città .
A Metaponto visse e operò fino alla fine dei suoi giorni nel 490 a.C. Pitagora che vi fondò una delle sue scuole.
Metaponto stabilì un'alleanza con Crotone e Sibari e partecipò alla distruzione di Siris nel VI secolo a.C.
Durante la Battaglia di Heraclea del 280 a.C. si alleò invece contro Roma con Pirro e Taranto.
Quando Roma vinse definitivamente la guerra contro Pirro, Metaponto fu duramente punita e alcuni esuli trovarono rifugio a Pistoicos, unica città rimasta fedele a Metaponto durante la guerra, mentre altri a Genusium, l'attuale Ginosa.
Metaponto subì uno sconvolgimento del tessuto urbano in seguito alla realizzazione, sul lato orientale della città, di un castrum, nel quale si insediò una guarnigione romana.
Nel 207 a.C. offrì ospitalità ad Annibale e i romani la punirono nuovamente, distruggendola. Divenne allora città federata riacquistando il suo splendore intorno al I secolo a.C.
Nel 72 - 73 a.C. la piana di Metaponto fu teatro del passaggio dell’esercito di schiavi e disperati di guidati da Spartaco che si incontrò con il pirata cilicio Tigrane (presumibilmente re Tigrane II) per organizzare il sospirato imbarco da Brindisi verso la Cilicia, poi fallito per il tradimento di quest’ultimo.
Tale episodio coincise con la decadenza e col progressivo abbandono della città, che venne lentamente ricoperta dai sedimenti alluvionali dei fiumi.
A poca distanza dalla città moderna è situata l'area archeologica di Metaponto con le sue rovine tra cui spiccano le celeberrime Tavole Palatine e il Museo Archeologico Nazionale di Metaponto.
Lido di Metaponto
L’antica città greca è una fiorente località balneare meta nei mesi estivi di un buon flusso turistico.
La zona del lido si è sviluppata tra le foci del Bradano e del Basento.
I suoi arenili erano molto ampi e frequentati da numerosi bagnanti; ciò nonostante il “Pancratium maritimum” o giglio di sabbia cresce ancora senza troppi problemi, regalando a queste spiagge un aspetto dolcemente selvaggio.
Due estese pinete costiere e i filari di eucalipto spandono nell'aria un gradevole profumo.
Caratteristico è il luogo della stazione ferroviaria, proprio perché in passato era una masseria fortificata. Metaponto Lido oggi non è solo una realtà turistica in grado di offrire svariate comodità, è soprattutto ben collegata con l'interno, tanto da offrire notevoli possibilità di escursione in tutta la provincia materana, dalle valli dei calanchi alla montagna boscosa, alla Murgia di Matera, ai Sassi e naturalmente a tutta la costa ionica.
Nel suo territorio sono presenti campeggi e villaggi turistici, alberghi e la lunga spiaggia disseminata di lidi che attraggono turismo diurno e serale con discoteche all'aperto.
Per gli anni futuri sono molti i progetti volti ad accelerarne lo sviluppo, fra questi una scuola internazionale di cinema costruita e diretta dal noto regista americano di origine bernaldese Francis Ford Coppola.
La sede potrebbe essere quella dell'antico castello medievale di Torremare.
Nel 1985, nell'ambito degli impegni assunti dall'Eni nei confronti del territorio della Basilicata connessi allo sfruttamento delle risorse di idrocarburi, fu costituito tra l'Eni e la regione Basilicata un consorzio denominato "Metapontum Agrobios. L'impegno poi passò dall'Agip ad Enichem Agricoltura, per essere assunto poi pressoché totalmente dalla regione.
Il consorzio ha per oggetto l'attività per il trasferimento dell'innovazione in agricoltura e nel sistema agro-industriale attraverso progetti di ricerca e servizi analitici nel settore delle biotecnologie vegetali e dell'ambiente.
La messa in discussione in Italia delle ricerche in campo biotecnologico ha rallentato il promettente sviluppo delle applicazioni di tecnologie innovative per la protezione delle colture da virus e insetti, per il miglioramento della qualità di piante di interesse agrario ed industriale (pomodoro, frumento, oleaginose) e per l'ottenimento di sostanze ad alto valore aggiunto da specie vegetali che erano da tempo oggetto di programmi di ricerca cofinanziati dal Ministero.